lunedì 7 novembre 2011

Qualcosa a proposito dei libri.

I libri mi sconfiggono, ma non è colpa dei libri: non lo so, è qualcosa che ha a che fare col possesso. Nutro per i libri un fascino che è soprattutto anti-feticista, nel senso che non amo nessuna loro parte, in sé, pagine, copertina, profumo, colori, trama o contenuto: ciò che più mi affascina è quello che non riesco ad afferrare, la parte trascendente dei libri, non so se mi spiego. Stento a tenere lontane le mani dal nuovo romanzo di Jeffrey Eugenides: lo devo toccare, lo devo sfogliare, ma perfino sapere che lo posso comprare, possedere, non mi soddisfa, non mi rende felice, perché una cosa come un libro io non la potrò mai Avere Veramente. Non è questione di leggerlo o di capirlo: non è questione di analisi logica. E' un amplesso che non conosce fase refrattaria: in altre parole, un inferno. I volumi Adelphi, che si stagliano coloratissimi sugli scaffali, mi sconfiggono nell'amore viscerale che provo per loro, perché ogni volta che ne tiro fuori uno, dal buco nella pila mi soffia in faccia una specie di vento siderale che mi rimpicciolisce: hanno un numero sul dorsalino, cifre che possono salire tantissimo, arrivare a più di un migliaio e io, invece, che sono sempre uno, uno, uno, come potrò mai dominarli? Non certo leggendoli, perché arriverò, un giorno, al numero 1456 avendo dimenticato il numero tredici. Non è colpa di nessuno, ecco l'ultima questione frustrante: non ci sono responsabilità da attribuire. E' come quando stai tanti anni fidanzato con una ragazza che lavora in piscina e per un sacco di altro tempo, ben oltre la fine del rapporto, l'odore di cloro ti lascia sull'anima un solco come di coltello ogni volta che lo senti per caso. Non è colpa del cloro e non è colpa della piscina: è solo una cosa che succede e che è semplicemente irrisolvibile. I libri, come ogni altra cosa bella, per dirla con Paul Valery, fanno disperare.

1 commento:

Gallapina ha detto...

Io ti aderisco, la mia vita ti aderisce, le mie sette librerie sparse in due sole stanze, ti aderiscono.
Con me, tutti quelli che hanno raccontato, descritto, testimoniato, un palpito. Benedetto ragazzo!
Ale